ROTTA TREDUENOVE: L’ANIMA, UN BASTIMENTO ALLA DERIVA

Pubblicato: settembre 11, 2012 in Articoli Redazione
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Con l’avvento dell’ Illuminismo l’ ANIMA è stata messa a dura prova. La sferza della ragione e la necessità di ridurre tutto in razionalità l’ha ridotta una esule bastimento abbandonato e in preda del primo che si proclama suo capitano. La  natura e il suo impulso naturale dell’anima è quello di accostarsi alle forme più disparate e talvolta per questa sua bella ingenuità si fa catturare da chi gli si promette comandante. Detti presunti comandanti, tra i più prepotenti troviamo: soldi, potere, sesso e le religioni. Poi nel tempo, questi comandanti distratti hanno mostrato di utilizzarla solo come mezzo per appropriarsi delle persone e attraverso essa, ammansire. Così molti di noi si sentono presi in giro, trafugati, strapazzati, appesantiti.
Cosa posso fare io? Come mi posso riavvicinare a vero capitano della mia anima? Come posso ricondurla all’isola “Consapevolezza” e richimarla dall’ esilio? Come liberarla dalle acque immobili in cui e circondata?

La Redazione del Blog

 

commenti
  1. stileminimo ha detto:

    Ok, come funziona? La Redazione fa le domande e poi alla prossima puntata darà le risposte, o le domande stanno lì in attesa che passi qualcuno e ci pensi lui/lei a chiarire? No, è per regolarmi sui tempi, che io sono fra quelli a cui piacerebbe sapere come si fa a liberare la Consapevolezza dalle acque immobili…

    • labussolaperlanima ha detto:

      Ciao Stileminimo e ben venuto nel blog.
      In questo post c’è una domanda che è più una proposta di riflessione che se conduce a delle risposte e si volgliono condividere è bello.
      Gli altri post saranno articoli e riguarderanno anche la domanda posta, ma la forma generale del blog non è monologante. Il blog non vuole impartire lezioni, e ci scusiamo se così è sembrato. I post sono strumenti di dialogo. Insomma se ti va di commentare l’articolo con una risposta, non ci rubi il posto, ecco.
      Siamo contenti che l’idea del blog ti piace. La nostra intenzione è quella di mantenerlo in vita. Il tuo è particolare.
      Grazie per il tuo intervento.
      A presto:)

      La redazione del blog

  2. stileminimo ha detto:

    E mi son scordata di dire che l’idea di sto blog mi piace assai. Spero non muoia, spero vada avanti!

  3. stefano re ha detto:

    Credo che l’anima sia un fatto talmente personale che non può essere barattata con una consapevolezza “cosmica”… la crescita della consapevolezza è un percorso personale che implica una buona dose di volontà, ascesi e sofferenza…
    Stefano

    • labussolaperlanima ha detto:

      Ciao Stefano e ben arrivato in questo blog 🙂
      Anche noi pensiamo che il percorso per la crescita e l’evoluzione interiore sia un percorso personale intimo e ricco di lavoro e sacrifici.
      Condividere la parte condivisibile di questo percorso è modo per commisurarsi con i nostri risultati.
      Un cordiale saluto caro Stefano.
      A presto.
      La Redazione

  4. margot ha detto:

    progetto ambizioso ridare rotta al bastimento 🙂 ma non per questo impossibile.
    l’anima, lo spirito, la nostra parte invisibile e sottile, ci accompagna anche quando siamo ed essa riottosi, è irriducibile, instancabile, fedele.
    i “nemici” che hai menzionato sono davvero potenti visti nella loro deriva. in realtà l’unico segreto non segreto è la sinergia del divenire attraverso tutte le forze sintropiche delle emozioni applicate al vissuto.

    molti confondono la debolezza con l’anima, ritengono che la sensibilità sia una qualità perdente, niente di più sbagliato. sono chiavi che aprono molte porte se si impara a gestirle senza danneggiarci.

    apprezzo anche io l’intento di questo blog e auguro lunga vita

    • labussolaperlanima ha detto:

      Cara margot benvenuta in questo blog:) Apprezziamo quello che esprimi nel tuo commento. Hai ragione lo spirito e l’anima ci accompagnano instancabili e fedeli. La sensibilità è una chiave importante per lo sviluppo dell’ evoluzione interiore. Concordiamo con te e ti ringraziamo perciò che hai espresso.
      Grazie per il tuo augurio e salutandoti cordialmente, a presto rincontrarci!
      La Redazione.

  5. stileminimo ha detto:

    L’anima con i bastimenti non dovrebbe aver niente a che vedere, ma purtroppo deve farci i conti. E’ la consapevolezza, dite, che la può “salvare”? Ma salvare da cosa? Dal naufragare? Ma la vita è anche “naufragare”, che c’è di male in questo? Qualcuno l’ha pure scritto che è “dolce naufragare”. E poi, per cortesia, mi date una definizione di anima? Di quello che intendete per anima? Grazie.

    • labussolaperlanima ha detto:

      Ciao “stileminimo”, effettivamente sollevi delle questioni obbiettivamente serie. Il percorso interiore è a nostro umile parere nella stragrande maggior parte del lavoro, un percorso solitario. Ci sono tanti esseri umani in questo mondo, ogniuno col suo percorso ad un certo punto di sviluppo. Forse se per te non senti nessuna necessità di “salvare” l’anima, è possibile che sei ad un ottimo punto di consapevolezza del tuo essere e che quindi, stai a posto e questo è un buon risultato.
      Circa il “dolce naufragare”, sicuramente è un punto di vista della questione degna di tutto rispetto. Percorribile per tutta la vita, se ciò ti rende quello che vuoi essere. A noi preme non tanto il “dolce” quanto il “naufragare”. Siamo dell’idea, bastimento o veliero che sia, che ogniuno di questi questi con un capitano a bordo, faccia rotte migliori rispetto a quelle subite dalla corrente.
      Per quanto riguarda la domanda su cosa intendiamo noi per anima, pubblichiamo un post dal titolo “Da cosa ho capito che in me c’è un’anima” scritto da un nostro ospite. Ma ogniuno potrebbe avere la propria definizione la quale potrebbe essere un’indicazione, una rotta percorribile per approfondirla.
      Grazie per la tua gradita visita:)

      La Redazione

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